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Record. 16.294. Sono i treni lavorati all'Interporto Quadrante Europa nel 2016. Per volume di traffico ferroviario, +7.4 per cento su 2015 e, in ottica storica, il doppio rispetto ai 7.216 treni del 199. E' questo il primato recente - annunciato ieri e da contestualizzare anche nel traino del surplus commerciale tedesco - che chiama l'infrastruttura logistica veronese al nuovo scatto in avanti, cioè l'ampliamento dell'Interporto nella sua zona nord per accogliere i treni da 750 metri di lunghezza, che già circolano in Europa ma in Italia faticano ad arrivare e diventeranno una chiave di sviluppo con l'apertura nel 2025 della Galleria del Brennero. "Il progetto dell'ampliamento per i treni di ampia portata è ora alla firma di Rete Ferroviaria Italiana", annunciava ieri Matteo Gasparato, presidente del Consorzio ZAI che gestisce l'Interporto, "e chiederà circa 5 anni di lavoro: col tunnel del Brennero nel 2025, c'è il tempo per adeguarsi". Nell'attesa, c'è il record di quei 16.294 treni, 16.000esimo un convoglio di spola col porto di Amburgo, che significa merci avanti e indietro lungo una direttrice a Y dove Verona è la base: si sale fino a Monaco di Baviera e da li le due diramazioni, una verso le aree industriali tedesche che ruotano intorno a Colonia e avanti fino all'Olanda, l'altra verso il porto di Rostock che collega la Germania con la Scandinavia. Merci che vengono, soprattutto materie prime, tra i carichi più sostanziosi l'acciaio, e merci che vanno, tra gli altri i prodotti di meccanica di precisione e "tutto quel che attesta l'Italia come secondo polo manifatturiero europeo dopo la Germania".  Principale hub del Brennero sulla dorsale italiana del corridoio Scandinavo-Mediterraneo e "primo interporto europeo - rimarca Gasparato - per qualità dei servizi e volumi di traffico", al Quadrante Europa si realizza oggi il 30 per cento dell'intermodalità ferrogomma italiana. Con un impatto positivo del traffico su ferro, rispetto alla media nazionale dell'8 per cento, favorito dal fatto che qui il 90 per cento di traffico ha origine o destinazione internazionale: su 28 milioni di tonnellate di merci, 8 milioni viaggiano su treno, cioè il 20.5 per cento, e 20 milioni su camion. Avrà quindi il suo ruolo, il Quadrante Europa, nell'ambito dell'obiettivo Ue di toccare entro il 2030 il 30 per cento di traffico merci su ferro: "Saremo tra i protagonisti nel rilancio di questa modalità di trasporto", dice Gasparato in consonanza con Quadrante Servizi, da cui sottolineano che "senza il Quadrante ci sarebbero 2mila camion in più al giorno e il traffico su strada è 5 volte più inquinante per CO2 del traffico su ferro: quest'ultimo permette di risparmiare fino a 140 milioni di euro l'anno sul percorso che parte da Verona riducendo consumi, incidenti e costi per la comunità".

 

Fonte: Corriere di Verona. Matteo Sorio. 01/03/2017