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L'Interporto Quadrante Europa Verona è entrato in una fase di ulteriore decisivo sviluppo, grazie a un progetto di potenziamento elaborato da Consorzio Zai e da Rfi, Rete ferroviaria italiana, che con un programma di interventi sviluppato in due fasi disegna un profilo strategico del Paese. Il progetto di potenziamento intende realizzare entro i prossimi dieci anni una infrastruttura di scambio modale (ferro/gomma) in grado di rispondere in maniera funzionale ai flussi di traffico intermodali (treni lunghi fino a 750 metri, standard europeo) fra Italia e Nord Europa e nell'area della Valle Padana. Con questi interventi il Quadrante diventerà il più importante distretto europeo a servizio dell'intermodalità ferro/gomma posto lungo il Corridoio Ten-T scandinavo-mediterraneo. Nella prima fase di intervento sono tre le aree di sviluppo per l'Interporto, oltre alle opere per migliorare la viabilità stradale di accesso alle autostrade e tangenziali. Sarà realizzato un nuovo fascio arrivo/partenze che sarà direttamente collegato con la direttrice del Brennero e con la linea per Bologna; un nuovo terminal di carico e scarico con gru a portale e area di stoccaggio, associato al nuovo fascio arrivo/partenze. Inoltre, sarà spostato il settore automotive in un'area a ridosso della linea ferroviaria Verona-Mantova, realizzando così un polo dedicato di rilevanza internazionale.Prevista, non da ultimo, la connessione del Quadrante Europa con la direttrice Torino-Venezia-Trieste e la lavorazione del traffico combinato, intermodale-marittimo Alto Tirreno. La seconda fase prevede l'espansione a nord per la creazione di nuovi binari dedicati alla logistica intermodale in relazione ai principali porti del Tirreno e Adriatico. Ovviamente, il corredo dei servizi non dimentica aspetti ausiliari come è l'officina ferroviaria utile e sicuramente necessaria per la manutenzione dei carri e le locomotive.

Fonte: Il Sole 24 Ore - Informazione pubblicitaria

Lunedi 26 Settembre 2016