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Alle grandi opere il 58%, il resto nodi urbani, linee regionali, upgrading.

Operativi in questi giorni, dopo un lungo iter, gli Addendum 2015 e 2016 del contratto Rfi

Nel giro di un mese, tra novembre e dicembre, si sono sbloccati programmi di investimento sulle ferrovie nazionali per 17,9 miliardi di euro, interamente finanziati. I due "Aggiornamenti", 2015 e 2016, del contratto Stato-Rfi (Gruppo Fs), parte Investimenti, sono diventati operativi dopo un lungo iter. L'Addendum 2015 e 2016 comprendono rispettivamente 8.971 e 8.934 milioni di euro di nuove risorse. E' la cura del ferro messa in campo da due anni dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. La spesa effettiva per investimenti di Rfi, dopo aver toccato il minimo di 2,9 miliardi di euro nel 2014, è risalita a 3,6 miliardi lo scorso anno ed è prevista in ulteriore crescita quest'anno a 4 miliardi, per salire nei prossimi anni (nelle previsioni Rfi) fino a 4,8/5 miliardi all'anno. I due Addendum contrattuali sbloccati in queste settimane servono proprio a dare benzina a questa crescita. Considerandoli insieme (17.905 milioni di euro), il 58% delle nuove risorse sono destinate alle grandi opere. Sono 10.401 milioni. Tra queste il Terzo Valico dei Giovi (2.230 milioni in tutto), il tunnel del Brennero (2.140 milioni nei due Addendum), tutti già anticipati dal Cipe. Poi, nell'aggiornamento 2015, 1.500 milioni per la Brescia-Verona Av e 1.364 per la Verona-Padova, per la Napoli-Bari in tutto 500 milioni (345 per il primo lotto funzionale della Frasso Telesino-Vitulano e 155 per il primo lotto costruttivo della Apice-Orsara). Poi ci sono 1.450 milioni per il primo lotto Verona-Brennero e 826 milioni per il primo lotto della Giampilieri-Fiumefreddo (Messina-Catania). Poi ci sono altre nuove opere, ma dedicate a potenziamento e sviluppo delle linee regionali, per 2.327 milioni (il 13% del totale). Il resto dei due programmi (5.177 miliardi, il 29% del totale) va a sicurezza e ammodernamenti. Per il piano sicurezza 1.848 milioni. Poi 829 milioni per tecnologie circolazione ed efficientamento, 1.139 milioni per upgrading delle aree metropolitane. Altri 742 andranno all'upgrading corridoi viaggiatori (lunga percorrenza). Infine 619 milioni per i corridoi merci, interventi di adeguamento delle sagome (gallerie), peso, lunghezza dei treni (aree di manovra), per renderli capaci di reggere il traffico merci con gli standard europei. Secondo Rfi il 65% dell'Addendum 2015 è cantierabile entro un anno (bandi di gara o affidamento ai general contractor), quello 2016 all'80%. Questo significa che, nelle previsioni, 12,9 miliardi di euro su 17,9 andranno sul mercato entro la fine del 2017.

 

Fonte: il Sole 24 Ore, Alessandro Arona, 21-12-2016